Luigi La Guardia

 

 

Ho saputo quasi per caso un paio d'anni fa, e cioè uno o due anni dopo, che Luigi La Guardia (134° AUC) si era ucciso. Luigi era un alpino minuto, che forse si teneva dentro cose troppo grandi. Luigi faceva Macerata-San Candido in 126, ma teneva uno zainetto tattico nascosto sotto un masso, non so più se sulla Maiella o sul Gran Sasso, pieno di cose che gli servivano per le sue campagne geologiche lassù.

Fumava due pacchetti di sigarette al giorno, si era fatto quasi due mesi di polveriera, a Cimabanche, i comandanti di compagnia non facevano troppo affidamento su di lui; chi l'ha conosciuto credo sarebbe disposto a giurare che era buono.

Ho pensato spesso a Luigi, dopo saputa la cosa; e - senza retorica - ho sempre sentito che chi pensasse a lui, quando si cammina per bricchi, ed alla sua storia, che è una delle tante cose che stanno fra quei bricchi, gli farebbe piacere.

 

Francesco Canali - 135° A.U.C.