124° A.U.C.

4/7/1986 - 5/12/1986

 

Alberto Ambrosi
Paolo Francescon
124° A.U.C.



 

 

 

 

 

 

 

 

 

Diario

 

4/7/1986 Inizio del servizio militare, 519 all'alba, un'eternità.
24/7 Bouthier - prima volta con il Garand- usiamo la corda sul fiume: dramma per Rocchi, Tagni, Airaudo... Zapponi dov'è?
22/7 Pollein - la tortura comincia nella steppa polverosa e finisce a quota 801.
27/7 I "magnifici sette" si consumano lungo il percorso ( ben 22 chilometri) della Stracogne. Pezzarossi tiene alto il prestigio della Prima Compagnia con un ottimo secondo posto alle spalle del "tribaffo" della Vecchia.
28/7 Primi accertamenti orali per la compagnia: comincia molto bene.
30/7 Saliamo a Clou Neuf - "punigono" per eccellenza della SMALP - dormiamo nei canili, spariamo col Garand in notturna per prepararci alle guardie.
31/7 Restiamo ancora a Clou Neuf, conoscendo anche l'ebbrezza della corda doppia.
1/8 Pollein - non ci passa più.
5/8 Primo marcione del 124°: alle tre di notte cominciamo l'ascesa alla Becca di Viou: alle undici siamo tutti in vetta compreso Santagostino ( RV3 di coda) e Marchesi ( barella), stremati ma felici, nello stesso giorno conquistiamo anche il Mont Mary, la discesa è un'ecatombe per le caviglie di tutti.
6/8 Clou Neuf: la salita non finisce mai !
8/8 Richiamo della puntura: l'ultimo completo riposo branda della bellezza di due giorni.
11/8 Inizio delle guardie: a De Antoni l'onore del primo Capoposto.
12/8 Clou Neuf.....
14/8 Aosta - Monte Emilius (m. 3559) - Aosta in giornata: 19 ore di marcia e 40 chilometri lasciano in tutti noi una traccia ed un ricordo indelebile perché mai nessuna Compagnia AUC aveva compiuto l'impresa.
15/8 Si va a casa! Una prima parte di noi guadagna la prima sospirata licenza, una fetta di estate '86 per alcuni fortunati Smalpini che, all'una in punto, lasciano la "Cesare Battisti".
18/8 Inizia la settimana dei compitoni, 8 accertamenti su tutti i vari programmi delle materie previste; il tempo per studiare è poco, molto poco, si cerca disperatamente una guardia 24.... i fogliettini faranno una brutta fine, vero Peressin?
20/8 Clou Neuf: non si contano più, ormai è un'abitudine.
27/8 Clou Neuf: si spara con la MG; finalmente conosciamo il significato di "Maria Grazia".
28/8 Partenza per Pont con i camion. Pernottiamo nei canili al campo base vicino al rifugio Vittorio Emanuele, dopo avervi cenato con grande piacere di tutti.
29/8 Sveglia alle tre e trenta, ai -10C° dei tremila metri ! La sensazione non è delle migliori, il paesaggio cupo è imbiancato di neve... dopo una sorsata di tè caldo si parte per il Gran Paradiso. Indossati i ramponi e legati per squadre, la salita, anche se tagliata dal vento, appare meno dura; alle dieci siamo in vetta: l'unico quattromila tutto Italiano è domato!
3/9 Clou Neuf: i guai cominciano all'imbrunire con i recuperi notturni del Fal ( tiro istintivo ) e della MG. Caro Peronato non ti disperare: c'è l'elmetto che ti protegge.
4/9 Pollein movimentato: il ritorno in caserma è caratterizzato dal temibilissimo guado della Dora che si rivela più facile e divertente del previsto.
7/9 Picchetto solenne al Papa: il momento è toccante.
10/9 Spariamo con la Beretta (la tanto agognata pistola), nel pomeriggio si dà il via alla gara di orienteering che promette licenze e guardie premio.
14/9 Gran Giuramento ad Ivrea: anche per il 124° è arrivato il momento della fedeltà alla Patria.
17/9 Pollein: piove e sono tutti c.... per gli AUC fucilieri: solo loro, poveretti!
18/9 Pollein contraddistinto da una gara di orientamento notturno; questa volta però non c'è niente in palio, pazienza.
22/9 Seconda settimana dei compitoni. Ci si arrangia.
25/9 Pollein: ormai sappiamo tutto di questo ameno luogo.
1/10 Seconde prove fisiche al campo sportivo. Incredibili miglioramenti da parte di tutti, Marchesi conferma un 3+1 in tabella puniti.
7/10 Quota 801 tranquillamente sistemati in difesa.
8/10 Finalmente sono arrivati!! Dai 124° che tra un po' tocca a loro! Forse non sono molto contenti i nostri NCF.
9/10 Pollein con notturno: ormai gli assalti di squadra sono quasi perfetti.
12/10 Picchetto a Cormayeur per l'inagurazione di una nuova palestra al BES.
15/10 Pollein d'angoscia: è arrivato il momento della SRCM; Marcuccetti è il nostro tiratore scelto.
16/10 A Monte Torrette le squadre fucilieri sbalzano e muoiono con la maschera anti-NBC.
21/10 Monte Torrette: i fucilieri si scavano le postazioni e lì riposano, per una volta fuciliere è bello.
22/10 Pollein: forse è l'ultimo. Proviamo l'assalto di plotone o meglio proviamo e riproviamo e riproviamo...
23/10 Brissogne: attivazioni, imbarchi, sbarchi velocissmi, movimenti tattici... insomma ci siamo divertiti tutti: attivatori e squadre fucilieri.
27/10 Picchetto per il nuovo Generale della Scuola Militare Alpina.
28/10 Monte Torrette: manovre ed esercitazioni combinate.
30/10 Si va in marcia con i muli: l'esperienza è interessante e la camminata piacevole.
1/11 Per il giorno dei Morti alcuni di noi fanno il picchetto al cimitero di Aosta.
2/11 La caserma Cesare Battisti apre i battenti ai visitatori e l'avvenimento suscita molto interesse.
4/11-6/11 Dopo tre ore di fatica (con uno zaino immenso) la Compagnia raggiunge Santa Marguerite per completare gli addestramenti delle varie specializzazioni. Attacchi di squadra e di plotone, diurni e notturni, contraddistinguono i tre giorni di permanenza nella località. Si ritorna in caserma per pattuglie.
10/11 Si arriva a La Thuile... l'ambiente e la caserma promettono bene. Nel pomeriggio leggera ricognizione a Petosan; i controcarro sparano con il 106
11/11 L'impatto con l'Orgère è tremendo! Una salita interminabile ci porta nel mitico vallone noto a tutti gli AUC della SMALP. Proviamo il lancio della SRCM ed il percorso per l'assalto di squadra.
12/11 Dall'osservatorio i fucilieri ammirano la precisione degli "amici" mortaisti che si meritano i dovuti riconoscimenti.
13/11 Le prove conclusive dell'assalto di squadra CONVINCONO.
14/11 Saliamo nel vallone in una bufera di neve... Il tempo per una ricognizione per l'attacco di plotone, resa difficile dalla neve caduta e poi giù di corsa in caserma con tanta paura per le caviglie. Il tempo non promette nulla di buono.
15/11 A Petosan nella nebbia più assoluta proviamo un attacco di plotone.
16/11 Meritato riposo domenicale.
17/11 Ad Orgère (è l'ultima volta) i due plotoni fucilieri compiono la loro fatica in presenza del vice-Comandante della SMALP e del Comandante del Battaglione AUC, che rimangono molto soddisfatti dell'esercitazione. La giornata è rattristata da un incidente al nostro amico Ugo Giordano.
18/11 Iniziano appena fuori La Thuile le manovre per l'attacco di compagnia a Petosan ed al Colle San Carlo. Tra simulazioni di colpi di mortaio, attivazioni ed attacchi a centri abitati la compagnia si diverte.
19/11 La Joux. I due plotoni fucilieri rinforzati da squadre controcarro provano l'attacco al centro abitato. Il povero Crescimanno deve arrendersi.
20/11 Dopo un divertente combattimento nei boschi sopra Colle San Carlo la 1a Cp. rientra a Morgex dopo aver percorso un sentiero a dir poco terrificante. Complimenti, il campo è finito!
24/11 - 26/11 Le tanto attese pattuglie hanno inizio. A partiti contrapposti (come sempre azzurri ed arancioni) la Prima Compagnia ultima la sua preparazione.
5/12 PARE E DICO PARE: E' FINITA !!!!!!!!!!!!!!!!!

 

 

 

 

 

 

 

Emilius

 

 

 

Aosta - Monte Emilius in giornata: un'impresa che ci fu annunciata già dai primi giorni di permanenza alla SMALP. Girando per Aosta ed ascoltando i nostri colleghi della "vecchia", ci veniva presentata come un'impresa impossibile e persino pazzesca.

Tutti noi, man mano che si avvicinava la fatidica data del 14 Agosto, ci scoprivamo sempre più spesso con il naso all'insù a scrutare la vetta con aria preoccupata. Finalmente il grande giorno atteso ed allo stesso tempo temuto arrivò: a mezzanotte e un quarto tutta la compagnia era già allineata e coperta, armi e materiali in spalla nel cortile antistante la palazzina AUC pronta a muovere. A noi erano aggregate due squadre di Alpini della CCS che durante il lungo cammino si sono dimostrati veramente in gamba.

A Charvensod la prima sosta, quindi ancora sù fino ad incontrare la AR del S.Ten. Barina con tè per tutti poi ancora sù di buon passo fino al Comboè seguendo sentieri serpeggianti tra boschi e pinete. I capi squadra cercavano di far luce alla meglio con le pile in dotazione e la colonna proseguiva senza eccessivi problemi. Solo di tanto in tanto urla ed imprecazioni squarciavano la quiete notturna: erano AUC originali che al sentiero avevano preferito il dirupo finendo contro qualche ignaro abete. Persino l'Ufficiale medico ha provato questo nuovo sport ma è stato sfortunato, al punto che cogliamo l'occasione per augurargli una pronta guarigione.

Nella tappa Comboè - Laghi di Arbole sperimentiamo la vera salita, al termine della quale si fa' l'ultima sosta prima dell'ascesa finale, lungo il ghiaione che passando attraverso il Colle dei Cappuccini ci portava alla vetta. Quest'ultima tappa è stata il momento cruciale di tutta la spedizione: alcuni di noi iniziavano ad accusare cedimenti ed è stato proprio nei momenti di difficoltà che si è capito cosa si lo spirito di corpo: colleghi e Sten aiutavano quelli in difficoltà portando loro zaino e fucile per farli arrivare in vetta. Un notevole contributo a sollecitare l'orgoglio ci veniva dato dal Signor Capitano che sfidava il monte urlando: "Ehi, amico del sole, ormai ti abbiamo fatto la festa !".

Alle 11 circa anche gli ultimi raggiungevano la vetta, sui volti di tutti spariva d'incanto la fatica e rispuntava il sorriso, segno evidente della soddisfazione e della gioia generale. Contemporaneamente nel cielo sfrecciava un elicottero dell'ALE salutato dai fumogeni tricolori accesi dal Signor Capitano mentre si iniziava a recitare la preghiera dell'Alpino.

La discesa è stata senz'altro un'impresa più tranquilla non perché più facile e riposante ma per il fatto che la felicità per avere raggiunto l'obiettivo rendeva tutto più bello. Ad aumentare la serenità della Compagnia ha dato un notevole contributo il S.Ten Barina che ci attendeva a quota 1400 con tè e pasticcini. Alle 19 la Compagnia varcava i cancelli della Battisti attesa dal T.Col. Bonvicini che dopo aver fatto i suoi complimenti ha consegnato al Sig. Capitano una targa ricordo.

Tra le tante cose imparate in poche ore una probabilmente ci resterà per tutta la vita: tutto o quasi è possibile, basta volerlo e inseguirlo con tenacia e volontà. Grazie per la lezione, Sig. Capitano !